venerdì 17 febbraio 2012

Stella

la stella
che di luce
filtrata da occhi
ricchi vive
la mia stella
grande come una poesia
distratta
e lontana
si illumina
di luce propria e riflessa
e la tengo pulita e lucida
nonostante lo sporco malato
delle mie malattie

Idea di zucchero filato

deliziosa
idea di zucchero filato
che assaggio
senza saziarmi
negli occhi dell'illusione
che conosco a momoria
almeno questa volta
nascono
strade come sorgenti
e sorgenti come strade
per innaffiare
i fiori di vaniglia
estasi dolce
che dura un solo giorno
e come resistere
alla vaniglia?!

peccato

è vero
che nascere e morire
senza aver amato
di amore felice o no
è solo morire?
La vera
sconfitta
è il non poter agguantare
dolcemente o al volo
ciò che non vediamo
e
quando la cecità
si strappa dagli occhi
il frutto è marcito
e gia caduto

venerdì 3 febbraio 2012

Detesto
quest'odore di sogno infranto
e aspettare con ansia che sia lunedi
o che si persenti silenziosamente
alla porta domani
dolore latente
che stretto nell'angustio nascondiglio
del mio sterno
claustrofobico
sbatte contro le pareti
ferendo ma non ferendosi
uccidendo ma non scalfendosi
Nessuna pietà
per l'ultima mia sofferenza
ultima da una vita
tu non vuoi capire
che tutto ciò che esiste
è immateriale
come l'amore
senza sangue incancrenito
da rabbie e paure timbrate a fuoco
il miracolo
non è mai stato cosi lontano da qui
e non è mai stato cosi vicino
alla stanza delle torture
Non crollare su me
ho già visto le tue macerie
pesanti
soffocare i miei discorsi
e la tua polvere
modellare il mio ultimo respiro

venerdì 27 gennaio 2012

oggetto

Una tenda
un vaso
un soprammobile
senz'anima senza dolore
poggiato dietro un vetro pulito
al sole filtrato di una distratta giornata
anche senza sentirlo
anche senza sentire nulla
nonostante tutto
nonostante vita più utile
scorra fuori dal mio sangue
tanto tutto
prima o poi si rompe
si strappa
si frantuma
senza grandi dolori
certo sarebbe
bella una tovaglia a quadri rossi e bianchi
per non vivere
odore di vino rosso
e fumo di sigaretta
essere una statuina
in quella piccola stanza
di pareti pallide e spesse
usare la finestra
come limitato skyline
e il passaggio
di qualcuno come trattamento di fine vita

Annodato

Non entrare
nel mio buio
io non rischierei di inciampare
troppo a lungo
solo per trovare in fine
la porta d'uscita obbligata
Non sei in grado
annodato come sei
in un abitudine quasi disperata
di prendere ne dare niente
al mio senso
ne di ravvivare sul tuo essere
il tuo profumo di me
ormai evaporato
nei fumi del tuo compiacimento
continua a camminare
mentre io non mi preoccuperò
di seguire il tuo passo lento e ignorante
non voglio che tu
maledica mai
l'insensatezza di ciò che pensi di comprendere
non è i mio scopo
e se nel tuo immenso silenzio di luce
vedrai un ombra
non sarà la mia

domenica 22 gennaio 2012

Contropartita

la mia contropartita
dev'essere impegnata
o forse sono in debito
se sento che
il mio riso
si è incagliato
in una secca
e non riesco a donarne
che la parte emersa
Vicino all'incompiuta
come davanti ad una vetrina
a far shopping di niente
pagando il conto in un negozio crollato
forse nuotando
nel cemento ancora fresco e denso
illudendomi di non sporcarmi e di non farmelo asciugare addosso