mercoledì 7 dicembre 2011

Demetra

Demetra si specchiava nell'acqua del catino, quasi a voler avere conferma della sua identità dal rumore dell'acqua.
Assonnata si stropicciava quegli occhi grandi come il respiro del suo animo poi, con fare abitudinario lavava via la notte dal suo viso.
Abitava da sola in una casetta sperduta come altre nel mezzo di un bosco, era una casa colorata, un pò trascurata in realtà ma accogliente con quel profumo di legno e di esistenza vissuta.
Da anni non lasciava quel suo nido sicuro se non per raccogliere erbe nel bosco e per parlare con qualche raro vicino, dal tronde perchè scappare dall'unico luogo nel quale riesci a trovare il tuo universo?
Era una persona serena e non conosceva l'ansia che si respirava nella grande città.
Creava essenze, non il tipo di profumo venduto nelle boutique, erano essenze personalizzate nessuna era uguale ad un'altra.
Nel passaparola qualcuno decideva di provare i suoi profumi allora si infilava nel bosco fino a trovare la casa di Demetra.
lei accoglieva l'ospite con un grande sorriso, lo faceva accomodare e con domande ben poste lo faceva parlare.
Scavava fino a scoprirne ricordi dimenticati che , di solito non stavano nelle parole che l'ospite esprimeva ma in quelle che non uscivano dalla sua bocca ne dal suo pensiero, proprio quei ricordi dimenticati erano causa di tristezza, una tristezza che cercava cose perdute. Dopo qualche tempo l'ospite se ne andava e lei iniziava subito a lavorare; usciva per raccogliere erbe e fiori che usava poi, mescolare sapientemente fino a formare un profumo unico ogni volta.
dopo circa una settimana i cliente tornava a ritirare quello che aveva chiesto, l'essenza di quei ricordi dimenticati,
Si perchè era proprio quello il compito di quelle essenze, far ritrovare pezzi di esistenza ; Demetra riusciva sempre nel suo intento, creare ricordi non artificiali ma reali con un profumo.
Una cosa non era mai riuscita ad ottenere, l'essenza dei suoi ricordi, forse per paura non riusciva ad essere del tutto sincera con se stessa.
Un giorno però bussò alla sua porta una signora anziana ma molto giovanile, aveva un grande sorriso e due occhi grandi.
Demetra la fece accomodare, parlarono a lungo.
Per la prima volta Demetra si sentì in difficoltà poichè sembrava che quella donna avesse il suo ricordo completamente intatto e si sentì mancante a sua volta di qualcosa che non sapeva gli mancasse.
Ad un tratto la signora chinò la testa verso la sua borsetta, ne tirò fuori una boccetta e la consegnò a Demetra e gli chiese di aprirla.
Demetra era stranamente agitata ed eccitata a quell'invito; Aprì la boccetta ed un profumo famigliare sembrò svegliare una parte della sua mente e nuovo vigore riempì l'aria che respirava.
Demetra guardò sbalordita la donna e con lei i suoi ricordi, così ritrovo oltra alla sua memoria sua madre.

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